In una tiepida giornata di fine inverno, quando il mondo finalmente sembra aver sconfitto il terribile buco nero che lo ha fatto ammalare, la piccola Aurora si sveglia in un mondo senza Abbracci. Senza remore e spinta dalla necessità di ritrovare quel gesto eterno e insostituibile la piccola partirà con il suo amico Strizza per riportare gli Abbracci sulla Terra. Inizierà così un’avventura incredibile che porterà i due inseparabili amici nel piccolo universo in cui hanno dimora tutti quei gesti sottratti alla memoria dell’uomo.
Un viaggio di speranza, fantasia, tenerezza che ricorda il potere dell’immaginazione, delle relazioni, delle emozioni, la necessità di credere nei sogni dei più piccini, perché sono capaci di trovare soluzioni anche ai grandi problemi del mondo.
Con uno stile sognante Valeria da Pozzo, supportata dalle suggestive e nostalgiche illustrazioni di Roberta Miele, costruisce un racconto simbolico capace di arrivare a grandi e piccini permettendo loro di rivivere o scoprire i vecchi gesti tipici di altri tempi. Un racconto che, a un livello più profondo – ma talvolta anche meno intenzionale e consapevole – ripercorre il viaggio che ognuno di noi, in questi anni anomali, ha compiuto all’interno della propria mente per riportare a galla ciò che sembrava dimenticato e dare un significato alla sua assenza.
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